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Con la primavera molti proprietari amano portare i propri animali in giardino e in spazi verdi, senza sapere che potrebbero contenere erbicidi e pesticidi che gli causerebbero cancro.
Qual’è il problema?
Diversi studi infatti hanno dimostrato che l’uso di questi prodotti causerebbero diversi problemi ai nostri amici a 4 zampe.
Salvalo con una dieta Chetogenica: se si alimenta un paziente con diete chetogeniche per cani e gatti, ad alto contenuto di grassi e con basso contenuto di glucosio e carboidrati complessi, causerebbe selettivamente uno stress metabolico ossidativo nel cancro rispetto alle cellule normali.
Il contatto con le sostanze chimiche causa il cancro

Lo studio Natl Cancer Inst che parla del caso-controllo su cani da compagnia condotto in un ospedale, ha esaminato il rischio di sviluppare linfoma maligno canino associato all’uso di sostanze chimiche all’interno e all’esterno della casa.
Tutto ciò poi confermato nello studio pubblicato a febbraio 2019 presso l’Ospedale adottivo per animali di piccola taglia presso la Cummings School of Veterinary Medicine presso la Tufts University. L’esposizione a sostanze chimiche ambientali infatti, potrebbero riguardare lo sviluppo di linfoma maligno canino (LMC).
L’uso di pesticidi a contatto con i nostri animali in giardino, provocano un aumento del 70% del rischio di LMC (odds ratio (OR), intervallo di confidenza al 95% (CI). Il rischio, a dire il vero, era anche più alto in coloro che segnalavano l’uso di regolatori di crescita degli insetti auto-applicati.
E se abbiamo un’animale che mangia erba? il rischio aumenta sempre di più con l’ingerimento di questi erbicidi e pesticidi.
Il Glifosato un erbicida killer

Uno studio ha rilevato che il glifosato, uno dei tanti erbicidi a contatto con noi e i nostri animali in giardino, è l’erbicida Killer più diffuso al mondo che provoca il cancro al 41%.
Il glifosato e i suoi metaboliti persistono nel cibo [ [5] , [6] , [7] ], acqua [ 8 ] e polvere [ 9 ]. L’esposizioni non professionali si verificano principalmente attraverso il consumo di alimenti contaminati, ma possono verificarsi anche attraverso il contatto con terreno contaminato ovvero [ 9 ], polvere [ 9 ] e bevendo o facendo il bagno in acqua contaminata [ 8 ].
Nelle piante, il glifosato può essere assorbito e trasportato in parti usate per il cibo, nei pesci [ 5 ], nelle bacche [ 6 ], nelle verdure, nella formula per bambini [ 7 ] e nei cereali [ 10 ], e il suo uso come essiccante per colture aumenta significativamente i residui. I residui di GBH nel cibo persistono a lungo dopo il trattamento iniziale e non si perdono durante la cottura.
I rischi del Glifosato agli animali in giardino

Secondo lo studio scientifico, l’esposizione a prati trattati con erbicidi è stata associata a un rischio maggiore di cancro della vescica nei cani. Questo lavoro è eseguito per caratterizzare ulteriormente le esposizioni chimiche nei cani e per determinare i fattori ambientali associati al tempo di residenza chimica sull’erba.
Uno studio pubblicato sul numero del 15 aprile del Journal of the American Veterinary Medical Association, esamina il potenziale aumento di incidenza dei tumori della vescica nei cani a contatto con cortili o giardini trattati con erbicidi e insetticidi.
In particolare, lo studio ha considerato il tumore vescicale più comune nel cane, il carcinoma a cellule di transizione (TCC).
Ma non solo, abbiamo rischi anche sull’uomo

Le analisi condotte dal Salvagente, in collaborazione con l’associazione A Sud, parlano chiaro: 14 donne su 14 esaminate sono risultate positive alla ricerca di glifosato nelle loro urine.
L’Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro, ha revisionato tutti gli studi scientifici in materia e ha concluso classificando l’erbicida come genotossico (in grado cioè di danneggiare il Dna), sicuro cancerogeno per gli animali e probabile cancerogeno per l’uomo.
Patrizia Gentilini, oncologa e membro del comitato scientifico di Isde, parla di dati sperimentali condotti su cellule placentari ed embrionali umane, dove il glifosato induca necrosi e favorisca la morte cellulare programmata.
Infine, dal recente studio è risultato che il rischio di avere un figlio con disturbi dello spettro autistico aumenta se la madre durante la gravidanza è esposta entro 2000m dai pesticidi ambientali.
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Fonte:
Il Salvagente: indagine sul glifosato
Studio sul cancro alla vescica di Maria Grazia Monzeglio DVM PhD
Science Direct: Esposizione a erbicidi a base di glifosato e rischio per linfoma non-Hodgkin: una meta-analisi e prove di supporto
PubMed:
Revised by © Jessica Merra

Giorgio Sechi

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